Toscana Aeroporti I Medicei al Torneo Pedrini

  • 12 Settembre 2015

luca-martinIl punto dell’assistant coach Martin dopo le prime tre settimane di preparazione

Firenze, 11 settembre 2015 – Per i ragazzi di Presutti e Martin dopo le prime settimane di lavoro atletico e le iniziali indicazioni ricevute dallo staff tecnico domani, sabato 12, si passa ad un primo test sul campo. Con inizio alle 17.30 la compagine biancorossa si confronterà nel suo primo impegno agonistico in assoluto al Torneo Pedrini organizzato dall’Amatori Badia allo stadio di via Martiri di Villamarzana a Badia Polesine.

Nel quadrangolare, oltre che con i padroni di casa dell’Amatoriserie B – il XV gigliato si confronterà con la Valsugana Padovaserie A – e il Civitavecchiaserie B –. Previsti incontri di qualificazione con finale e finalina da 40’ divisi in due tempi da 20’ ciascuno.

Alla vigilia del primo test per Toscana Aeroporti I Medicei, Luca Martin assistant coach, fa il punto dopo le prime tre settimane di preparazione.

Per iniziare dacci una tua impressione su questi primi giorni fiorentini. Come ti stai trovando qui in riva all’Arno?
Devo dire che alla fine Firenze la conoscevo poco. Inizialmente non ero così entusiasta di Firenze. La conoscevo ma ero sempre stato nei soliti posti. Fai il giro turistico che si conclude in giornata, perché difficilmente resti così a lungo. Vedi il Ponte Vecchio Piazza della Signoria, il Duomo. Sono belli, però da buon veneto dicevo: ma Venezia è molto più bella… E invece conoscendo meglio Firenze devo dire che è una bella sfida. È un gioiellino anche Firenze. È stupenda, e si capisce perché tutti, soprattutto gli stranieri, sono innamorati di questa città.

Nella tua carriera di rugbista hai avuto varie esperienze a livello internazionale ed in paesi dove la formula della franchigia è consolidata. Come vedi in prospettiva questa tipo di organizzazione applicata alla realtà Toscana?
Penso che questa possa essere una bella soluzione e che possa rappresentare, speriamo, tutta la regione. Soprattutto se ci dovesse essere il salto di categoria, cosa a cui tutti noi ambiamo, si concretizzerebbe maggiormente questa opportunità. Rappresentare la Toscana nell’ambiente sportivo del rugby con base qui a Firenze, che è il capoluogo della regione, prospetterebbe veramente una bella realtà.

Siamo in fase di preparazione al campionato e si sta delineando quella che potrebbe essere una formazione tipo. Dal punto di vista tecnico quali saranno i termini di valutazione in questo senso?
Credo che ogni giocatore abbia dei margini di miglioramento. Questa crescita avviene attraverso noi tecnici che possiamo dare degli input ma si concretizza soprattutto attraverso la volontà e capacità di ognuno che deve essere allenatore di se stesso e cercare di migliorare costantemente. I margini di miglioramento ci sono per tutti. Qualcuno parte con delle basi migliori sia fisiche che tecniche, qualcun altro meno. Nell’insieme il nostro è un bel gruppo che ha voglia di lavorare. Alla fine tenendo la testa bassa e andando tutti nella stessa direzione penso che potremo fare qualcosina di interessante

Nel tuo specifico, come allenatore dei trequarti, come ti immagini in futuro la squadra, a trazione anteriore o a trazione posteriore? Che ruolo potranno avere i trequarti?
Questa sarà una bella guerra con Pasquale (ride, ndr). Sappiamo tutti che lui giocava in prima linea per cui vorrà sicuramente che la squadra sia a trazione anteriore. In realtà comunque nel gioco moderno si gioca in 15. Se non segnano le mete loro le segniamo noi e comunque anche dietro abbiamo degli atleti di qualità. L’importante è che portiamo a casa le partite, che ci divertiamo e che giochiamo dall’1 al 15 dando tutti il 100%. Poi si vedrà sul campo. Non è più tempo di dire si gioca davanti… si gioca di dietro, ormai il rugby è cambiato.

Per chiudere, sabato parteciperemo al torneo Pedrini. Un test che potrà dare delle prime indicazioni…
Lo prendiamo come un match di preparazione, non tanto di valutazione. Saranno due partite da 40 minuti prima contro Valsugana e poi contro la vincente o la perdente tra Civitavecchia e Badia. È un’occasione per lavorare. Se in allenamento ci si prepara, sappiamo però che in partita è un’altra cosa. Dobbiamo avere minuti di partita sulle gambe per completare la nostra preparazione. Andremo con quell’obiettivo ma penseremo anche a giocare bene interpretando la partita in modo serio e preciso.

Jacopo Gramigni