Manuel Panetti

Chi sono:

• Come hai iniziato a giocare a rugby?
  . Guardando le partite di mio fratello.

• E perché hai continuato a farlo?
  Ho capito fin da subito che era lo sport che faceva per me e da lì la passione saliva di giorno in giorno.
  
• Il tuo obiettivo nel rugby e cosa ti auguri per I Medicei?
  Mio obiettivo è quello di giocare sempre al massimo delle mie possibilità, per me stesso e per i miei compagni di squadra.
  Mi auguro che la squadra riesca a conseguire tutti gli obiettivi fissati nel pre season e che riusciamo ad arrivare più in alto possibile, a fine stagione.
  
• Il ricordo più bello o una persona che ti lega al rugby?
  L’esordio in casa a Rovigo. Il Battaglini regala sempre delle emozioni non facili da dimenticare… La città e i tifosi riescono a creare un’atmosfera unica.
  
• Se non rugby quale sport sarebbe stato?
  Atletica leggera e Crossfit.
  
• Hai un portafortuna?
  No.

• Il tuo giocatore di sempre preferito? E perché?
Nehe Milner-Skudder. Mi piace la sua esplosività e la sua capacità di eludere gli avversari, in spazi molto ristretti.

• La tua giornata tipo nei giorni di partita? A che ora ti svegli, cosa mangi?
  Mi sveglio alle 8, faccio un’abbondante colazione e mi rilasso ascoltando musica o facendo una passeggiata.
  
• I tuoi preferiti: un film, un libro, un gruppo musicale
  Film: The Blues Brothers
  Libro: L’ombra del vento. Musica: Ray Charles
  
• E il tuo passatempo?
  Viaggiare e visitare Chiese e palazzi antichi.
  
• Campo fangoso o sintetico?
  Sintetico.
  
• Il miglior modo per festeggiare una vittoria?
  Una birra insieme ai compagni di squadra.